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Il supporto di ASTON AI per i gestori del credito

Aston AI sostiene la rivoluzione dei credit manager

Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando la funzione finanziaria e offrono nuove soluzioni ai credit manager, aiutandoli a ottimizzare i crediti commerciali e i rapporti con i reparti commerciali, che sono in aumento.

Il credit manager si trova attualmente all’incrocio di diverse professioni: ottimizzare i crediti commerciali, gestire il rischio di credito e massimizzare gli impieghi finanziabili. Hanno inoltre la responsabilità di tutelare gli interessi finanziari della loro azienda, anche nell’attuale difficile clima economico, contribuendo al suo sviluppo commerciale. Per troppo tempo i credit manager sono stati visti come un ostacolo agli affari, mentre il loro ruolo è quello di aiutare a garantire e ottimizzare le vendite”, sottolinea Amaury de la Lance, CEO di Aston iTrade France. Oggi non basta vendere, bisogna vendere bene. A questo proposito, la collaborazione tra i credit manager, il personale di vendita e i partner esterni per la gestione del rischio cliente è essenziale.

Garantire le vendite con i big data e una piattaforma IT

Tuttavia, il mezzo più comunemente utilizzato per garantire le vendite è ancora troppo spesso basato sui solleciti di incasso. “Per andare oltre e garantire i pagamenti, riteniamo che ci siano quattro soluzioni complementari: ottimizzare il sollecito attivandolo anche prima della scadenza, calcolare i limiti di credito interni sulla base di fonti finanziarie recenti, incrociare in tempo reale gli insoluti e questi limiti di credito e, infine, un approccio a monte al rischio di credito che includa la gestione degli ordini”, aggiunge Amaury de la Lance. Le Fintech stanno rispondendo a queste sfide con le loro piattaforme di gestione del credito, che si basano su tre pilastri essenziali: SaaS, cloud e big data.

Verso una gestione preventiva del credito

In particolare, queste piattaforme consentono di industrializzare e personalizzare i promemoria preventivi, ma anche di condividerli all’interno dei team, con una vera e propria collaborazione basata sulla fiducia tra il credit manager e il venditore, che lavorano con gli stessi strumenti. Contribuiscono a integrare la gestione degli ordini e delle vendite nel processo “order to cash”. L’avvento dei Big Data offre inoltre la possibilità di analizzare i dati in tempo reale, senza limiti di capacità. Queste piattaforme consentono anche di confrontare l’importo effettivo del debito, il limite di credito interno e il limite dell’assicuratore del credito. “A tal fine, devono essere in grado di caricare le informazioni contabili, visualizzarle e gestire i limiti di credito interni, incrociandoli poi in tempo reale con quelli dell’assicurazione del credito”, sottolinea Amaury de la Lance. Solo una piattaforma che offra la possibilità di incrociare i tre impieghi aiuterà ̀ a ottimizzare e sviluppare in modo oculato l’attività dell’azienda”.

Infine, in un momento in cui le aziende cercano sempre più di differenziare i propri servizi e di scegliere un esperto in ogni campo, queste piattaforme devono anche essere in grado di comunicare con i servizi scelti dall’azienda: se esternalizzare o meno il sollecito o il recupero crediti, le banche dati di rating, gli assicuratori del credito, i factor, ecc. L’azienda è libera di scegliere, ma può collegarsi a tutti.

Valore aggiunto per il cliente

Grazie a queste tecnologie, il credit manager potrà concentrarsi sulle attività prioritarie o su quelle a maggior valore aggiunto per l’azienda, automatizzando tutti i processi standard come, ad esempio, i solleciti. Inoltre, consentono di consolidare le informazioni di vostra scelta in tempo reale, anziché tramite report manuali scaglionati nel tempo. Infine, potranno accedere ai cruscotti di loro scelta, che possono costruire da soli in tempo reale, con l’aiuto di cifre (questa è la business intelligence).

Più contanti e più finanziamenti

Il paradosso è che l’obiettivo primario delle aziende è quello di avere più liquidità e più finanziamenti a breve termine. Per soddisfare questa esigenza, esiste un’attività: i crediti commerciali e le fatture in attesa di pagamento. L’ottimizzazione dei crediti commerciali può aumentare in modo significativo il flusso di cassa, a patto che si disponga di una piattaforma digitale in grado di sfruttare al meglio questo patrimonio vivo.

Aston AI, un partner per i gestori del credito

Per sostenere i gestori del credito nella loro rivoluzione, Aston AI mette a loro disposizione la prima piattaforma di rilancio della clientela aperta agli assicuratori del credito, ai factor e ai fondi di investimento. In soli tre clic potete riunire, assicurare e finanziare le vostre fatture con il partner di vostra scelta!

Come vede le sfide legate alla gestione dei crediti commerciali?

Le fatture dei clienti rappresentano il 40% degli asset di un’azienda e un enorme potenziale di valore, con una cifra pari a 650 miliardi di euro. Inoltre, oggi il 25% dei fallimenti è dovuto a fatture non pagate. Le aziende devono quindi ridurre i tempi di pagamento, coprire il rischio di credito e finanziare le fatture. Si tratta di sfide importanti alle quali le nuove piattaforme di servizi fintech possono rispondere.

In concreto, quali sono le principali chiavi per ottimizzare i crediti commerciali?

Prima di tutto, dovete avere una visione a 360° dei vostri crediti, analizzando le vostre informazioni interne e quelle dei vostri partner. Il cambiamento più importante richiesto dalle aziende di oggi è la necessità di una visione globale e in tempo reale dei conti dei clienti e dei fornitori. Ciò è possibile grazie alla BI (business intelligence), che consente di creare report, cruscotti e incrociare le informazioni in tempo reale. L’obiettivo finale è costruire un sistema di scoring interno, un sistema di valutazione del rischio di credito per le aziende clienti. L’elemento chiavé è il consolidamento di tutti i dati a livello nazionale o internazionale.

Quali sono le altre strade percorribili?

In primo luogo, una riduzione del periodo di pagamento. Le aziende hanno bisogno di un modulo di sollecito che automatizzi i processi più comuni, compreso il sollecito di massa. Hanno inoltre bisogno di agende e procedure personalizzabili per i clienti strategici.

C’è poi la riduzione del rischio di mancato pagamento, che implica l’utilizzo di un assicuratore del credito (la piattaforma deve quindi offrirsi di essere collegata a tutti gli attori), e la gestione dei limiti di credito interni. Infine, il finanziamento delle fatture, per ottenere liquidità immediata. Le piattaforme di ultima generazione consentono di semplificare le procedure con un collegamento automatico e di scegliere liberamente il finanziatore desiderato.

Qual è dunque il ruolo delle fintech?

L’avvento delle fintech, in contrapposizione agli editori di software, significa che possiamo passare da una modalità di “acquisto di software”, con installazioni locali difficili da aggiornare e mantenere, a una gamma di servizi online personalizzabili e ad alte prestazioni. Il vantaggio si basa su tre pilastri: il SaaS, che consente di avere sempre l’ultima versione del sistema, il cloud, che permette di non doversi preoccupare dell’hosting IT, e infine i big data, che offrono un’analisi dettagliata dei dati in tempo reale, portando infine a un credit scoring in tempo reale. Aston AI offre la prima piattaforma di rilancio dei clienti del Marketplace aperta agli assicuratori del credito, ai factor e ai fondi di investimento.