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Il ruolo del credit manager, una funzione essenziale

Il ruolo del credit manager sta cambiando

Il ruolo del credit manager non è più puramente finanziario, e questo è ciò che interessa alle PMI. Finora si trovavano in aziende con più di 300 dipendenti in media, ma secondo un sondaggio dell’AFDCC (Associazione francese dei gestori e consulenti del credito) il 39% degli intervistati che impiegano almeno un gestore del credito sono PMI.

Di solito è il recupero crediti a fungere da introduzione alla gestione del credito. Questa necessità si presenta quando i crediti dell’azienda sono consistenti. Molte aziende esternalizzano questo compito, ma con un credit manager interno possono attuare una strategia più adatta alle loro esigenze. L’intero processo “order to cash” è prioritario. Inoltre, i credit manager offrono una solida struttura finanziaria alle aziende in cui lavorano, consentendo loro di crescere con fiducia.

Nuovi strumenti per nuove fonti di informazione

il lavoro del credit manager è influenzato anche dalla digitalizzazione, dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e dai big data! Si sta dotando di nuovi strumenti.

Dato che il numero di aziende che depositano i propri bilanci sta diminuendo, è essenziale trovare nuove fonti di informazione.

L’analisi predittiva ne è un esempio. Ha senso che un data scientist e un credit manager lavorino insieme. La gestione e l’analisi consentono al credit manager di gestire in modo più efficace il portafoglio clienti o di analizzare e prevedere con maggiore precisione i rischi sostenuti in relazione a singoli clienti o alla loro regione geografica. L’obiettivo è quindi quello di indirizzare il personale di vendita verso i settori e le regioni migliori. Vengono lanciate numerose offerte per automatizzare e semplificare queste analisi!

Il ruolo del credit manager: un ruolo sempre più interfunzionale

La gestione del credito non si limita più al recupero dei crediti, ma si sta aprendo all’analisi finanziaria, alla strutturazione, alla strategia e talvolta anche alla consulenza.

Di conseguenza, il compito del credit manager si sta ampliando, diventando un ruolo più interfunzionale. Diventano partner aziendali e comunicatori, interagendo con gli stakeholder interni ed esterni.

Da tempo si parla di “partner commerciale Daf”: non è forse giunto il momento che anche il credit manager segua il suo esempio? In contatto regolare con il personale operativo, anche lui diventa un partner commerciale. La missione sta diventando sempre più professionale e complessa. È quindi affidata a profili sempre più esperti. La semplice preparazione tecnica non è più sufficiente: i credit manager devono essere dotati delle soft skills di comunicatore e insegnante.

Alcune delle sue missioni sono rimaste invariate. La workstation client, ad esempio. Sono gli strumenti che lo aiutano a raggiungere i suoi obiettivi che si stanno evolvendo: scoring, predittivi, linee di credito, tracciabilità delle informazioni. La novità è la collaborazione con altri reparti, come quello delle vendite. In questo modo si evita che controversie commerciali o semplici errori di fatturazione siano all’origine di fatture non pagate e che i crediti possano essere recuperati nelle migliori condizioni possibili.

Per saperne di più :

Digitalizzazione del processo order-to-cash

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